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ARCHITETTURA: STORIE, TEORIE, LUOGHI
COLLANA DIRETTA DA MARIA GIUFFRE' E
MARIA LUISA SCALVINI
La Collana ospita contributi che spaziano in ambiti tematici,
cronologici e geografici diversi, essendo però accomunati dal rigore
scientifico di testi ed apparati. Aperta a tutti gli studiosi del
settore disciplinare storico, intende offrire volumi di sicuro
interesse anche per il lettore non specialista, proponendo sia scritti
fra loro interconnessi per gli argomenti affrontati, sia lavori a
carattere monografico.
Remainders
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Fabio Mangone - Raffaella Telese
DALL’ACCADEMIA ALLA FACOLTÀ
L'INSEGNAMENTO DELL'ARCHITETTURA
A NAPOLI, 1802-1941
2001, pp. 152, cm 13.5x21, € 11.36
[ISBN 88 86977 49 2] Grazie anche a
documenti inediti, si delinea qui a tutto tondo una vicenda in cui
il succedersi di normative, istituzioni, sedi, programmi, e
genealogie di docenti e discepoli, accompagna una lunga stagione di
trasformazioni politiche e culturali. |
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Marco Rosario Nobile
UN ALTRO RINASCIMENTO
ARCHITETTURA, MAESTRANZE E CANTIERI
IN SICILIA,1458-1558
2003, pp. 120, cm 13.5x21, € 12.00
[ISBN 88 86977 26 3] Fra la morte di
Alfonso d’Aragona e quella di Carlo V, il contesto siciliano è
analizzato nella specificità delle sue articolazioni «professionali»
e nella serrata dialettica di plurime occasioni di confronto fra
tradizione e innovazione. |
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Maria Vittoria Capitanucci
AGNOLDOMENICO PICA, 1907-1990
LA CRITICA DELL'ARCHITETTURA COME
«MESTIERE»
2002, pp. 152, cm 13.5x21, € 12.00 [ISBN 88 86977 30 1] Figura-chiave per i
suoi rapporti con tanti protagonisti e per i molteplici interessi e
le inesauste «curiosità», rispecchiate da una bibliografia che qui
annovera oltre mille titoli, Pica attraversa tutte le alterne
stagioni dell'architettura italiana del Novecento.
Disponibile solo in formato PDF:
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Emanuele Palazzotto
LA DIDATTICA DELL'ARCHITETTURA
A PALERMO, 1860-1915
2003, pp. 160, cm 13.5x21, € 14.00 [ISBN
88 86977 35 2] La specificità del contesto
siciliano connota in modo del tutto singolare la «annosa questione»
nazionale delle Scuole di architettura, anche per il ruolo giuocato,
fra non poche altre personalità di rilievo, da tre protagonisti
quali i Basile, padre e figlio, e Giuseppe. Damiani Almeyda. |
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Andrea Maglio
BERLINO PRIMA DEL MURO
LA RICOSTRUZIONE NEGLI ANNI
1945-1961
2003, pp. 186, cm 13.5x21, € 16.00 [ISBN
88 86977 36 4] Nella storica capitale, già
«divisa» e impegnata in una problematica ricostruzione, due opposti
sistemi si misurano, fra latenti ambiguità e aperte
contrapposizioni ora emergenti dagli archivi, in un confronto
emblematicamente rispecchiato nello Hansaviertel e nella Stalinallee. |
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Gabriella Cianciolo Cosentino
SERRADIFALCO E LA GERMANIA
LA STILDISKUSSION TRA SICILIA E
BAVIERA, 1823-1850
2004, pp. 136, cm 13.5x21, € 13.00
[ISBN 88 86977 58 1]
Nel dibattito europeo sugli stili, fra Palermo e la corte
bavarese dei Wittelsbach si intreccia uno scambio
reciprocamente fecondo, mediato dalla figura di un
intellettuale di eccezione quale il duca di Serradifalco,
con esiti qui esplorati anche alla luce di inediti documenti
di archivio.
Disponibile anche in formato PDF:
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Isabella Balestreri
LE FABBRICHE DEL CARDINALE
FEDERICO BORROMEO, 1595 -1631. L’ARCIVESCOVADO E
L’AMBROSIANA
2005, pp. 144, cm
13.5x21, € 14.00 [ISBN 88 86977 50 6]
Nella storia della
diocesi milanese, il trentennio conclusosi con la
“peste manzoniana” è stato spesso identificato come
un periodo di febbrile attività edilizia, specie per
quanto riguarda chiese, conventi, collegi, seminari.
Al fenomeno quantitativo, però, non di rado è stata
associata l’idea della diffusione territoriale di
una produzione estremamente rigorosa, esito di
severi controlli “curiali” circa la conformità
stilistica, favorevoli quasi solo a uno sterile e
monumentale classicismo. In questo studio, invece,
la figura del più autorevole committente del tempo,
il cardinale Federico Borromeo, viene indagata
mettendo in rilievo il suo totale coinvolgimento in
due soli, grandi cantieri cittadini: il Palazzo
Arcivescovile (1595-1630) e la Biblioteca Ambrosiana
(1603-1616). Ne esce il ritratto di un “moderno”
principe della cultura, attento al valore e alla
qualità di ogni trasformazione, anche minima, ma
soprattutto al significato profondo
dell’architettura della città.
Disponibile anche in formato PDF:
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Laura Giacomini
COSTRUIRE UNA LAUTA DIMORA
Milano nell’età dei
Borromeo, 1560-1631
2007, pp. 176, cm
13.5x21, € 16,00 [ISBN 978 88 86977 78 4]
Nell’ambito delle opere
di rinnovo urbano promosse a Milano nella seconda
metà del Cinquecento, quelle dovute alla committenza
privata hanno certamente concorso a mutare il volto
della città, aumentandone il decoro e la
magnificenza. In questo studio, incentrato sui
palazzi realizzati in età borromaica, si è voluto
ripercorrere l’iter seguito dai committenti per dar
corpo a quegli edifici, le laute dimore delle élites
cittadine, nati sia per soddisfare le loro esigenze
abitative sia per diventare simboli tangibili
dell’importanza dei loro casati. Emergono così in
primo piano i problemi connessi all’esigenza di
costruire entro il tessuto denso della città e a
partire da edifici preesistenti, la complessità dei
rapporti, tra committenza, architetti e maestranze,
che regolavano il processo ideativo e di
edificazione dei palazzi e infine la fisicità degli
stessi, i materiali e le tecniche costruttive più
utilizzati, senza trascurare il problema dei costi.
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